domenica 25 marzo 2012

Memoria / 7


giovedì, agosto 25, 2011

Memoria



Riflessi d'acqua
disegnano le note
d'un pentagramma

antico come i monti
in pieghe di memoria

Copyright ©  Lorenzo 25.8.11


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categoria:le mie poesie, memoria, monti, tanka



mercoledì, agosto 24, 2011

Riflessi


Sembrano stelle
d'un sogno divergente
riflessi d'ombra

steli di desiderio
tenerezza infinita

e sei apparsa
riflessa nella mente
col tuo sorriso

tendente al buon umore
sembianza d'un amore

bianche corolle
in cima a questi steli
cambian colore

parvenza d'una rosa
scarlatta che si posa

Copyright © Lorenzo 24.8.11

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renga, monti



venerdì, luglio 22, 2011

Alla Madre




Serena sei nel velo della gloria
mentre parli per voce della figlia
trasmetti il fiato che si scioglie in gola
un rivolo d'amore che non muore

cara un accenno tutto devi dirmi
mi raccomando attenta alle sue cose
se puoi serbarmi tutto ciò che accade
in ore del confronto nella scuola

lo scriverò nel libro dei ricordi
che porto nel mio cuore per l'Eterno
quest'anno nel giardino c'era Dante

e noi si sa che nell'eterno canto
c'è anche il Paradiso di Maria
le mani giunte e chiuse nel rosario

Copyright © Lorenzo 22.7.11

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giovedì, maggio 12, 2011

Vela



Vela che canti ad ore stabilite
la gloria sulle orme del Risorto
ascolta l'ode d'intima preghiera
ponila in ali in vento della sera

rimesse ad uso d'uomo pietre bianche
dall'alba ai vespri splendono lucenti
i bronzi luccicanti a meridiana
nè ombra alcuna ostacola il suo sguardo

e il suo riflesso al canto che risuona
ad odi del mattino ed ore due
quando la nave approda sulla sponda

rintocchi tristi per viventi in terra
nel tempo del rimpianto dentro il cuore
vela riposta in vento d'un mattino

Copyright © Lorenzo  12.5.11

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domenica, maggio 08, 2011

Madre
 


Cosa m'importa madre della festa
che ogni anno annuncia la clessidra
per me la festa è cominciata allora

quando mi generasti nel dolore
sapendo il tuo destino che attendeva
all'angolo del tempo che scorreva

l'amore del tuo petto mi donavi
ogni qualvolta io piangevo stretto
e mi cedevi i nani d'anticorpi

portando me a questa età maggiore
mentre il tuo cuore piano si sfaldava
adesso sono qui nella memoria

accendo un lume per venirti incontro
ai piedi dell'altare e del tuo volto
credimi adesso sono circondato

da visi afflitti muti nel dolore
oppure che reclamano giustizia
al fato che crudele ha consumato

i nobili sentieri dell'unione
d'affetti familiari d'improvviso
consunti in un istante dalla morte

mentre seduto a seggiola d'ossario
ceneri antiche consumate al tempo
non per il fuoco di cremate spoglie

odo lamento lacerante al sole
sorto stamani a scorrere la vita
vedo innalzarsi in tumolo la croce

Copyright © Lorenzo  8.5.11

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endecasillabi



giovedì, maggio 05, 2011

Questo ho imparato ..



cambiando un po' il registro nel racconto
continuo nella storia di famiglia
la mia la vostra storia non scontata
non è mai nulla al caso per i figli

leggiamo sui giornali storie brutte
per me fortuna nostra sempre accorti
e controllando d'ogni compagnia
è andato tutto bene per dileggio

di chi voleva consumare il tempo
per coniugarlo alle sue maniere
tutto è trascorso ubbidendo a nostre
i primi amori i primi regalini

sempre bussando alla porta avita
lo studio con esami in accademia
la festa infine con l'alloro in testa
quant'altra strada c'è da conquistare

mentre gli anni cavalcano la vita

...

Copyright © Lorenzo  5.5.11

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endecasillabi



mercoledì, maggio 04, 2011

Questo ho imparato ..



Guardate i gelsomini
girandole in candore
quel giorno tanto atteso
di prima comunione
e come il vento spira
e poi s'affievolisce

così passa l'infanzia
dei figli lo splendore
il ciclo d'istruzione
i nonni in apprensione
le notti nell'attesa
rumore d'ascensore

nel classico silenzio
l'attesa alla finestra
fanali illuminati
e lampeggianti a destra
mamma che dici ancora
papà non m'aspettare

soltanto tu m'aspetti
mentr'altri genitori
già dormono beati
tu porti i segni addosso
di vecchia educazione
orsù non mi stressare

intanto scorre il tempo
di scuola superiore
gli studi i professori
incontri di famiglia
per chiedere dei figli
processo apprendimenti

contrasti fra fratelli
di due generazioni
i genitori in mezzo
sanare le questioni
eh già non mi sopporti
quell'altro è prediletto

così finisce il ciclo
di scuola liceale
la scelta una scommessa
per vita d'accademia
intanto tra le dita
la nonna ci sorride

la soglia dei vent'anni
...

Copyright © Lorenzo  4.5.11

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martedì, maggio 03, 2011

Questo ho imparato ..


questo ho imparato

s'affacciano alla vita
s'attaccano alla pianta
amore che ripaga
l'amore ricevuto
fino all'evoluzione
d'età dell'astrazione

questo ho imparato

sui libri e d'esperienza
pezzi cuciti i figli
nel cuore e nel travaglio
un desiderio acceso
dal tempo di tempeste
e dell'altar promesse

questo ho imparato

li vedi sorridenti
a stimoli vocali
quando li scopri nudi
sul lindo fasciatoio
li senti balbettare
li vedi sgambettare
il mondo ad esplorare

questo ho imparato

il primo giorno a scuola
lasciando indietro il tempo
i non ricordo mamma
memoria non s'accende
di maschera indossata
tra i carri a carnevale

questo ho imparato

domani si riprende
la storia del cammino
sarebbe un po' complesso
comprendere quest'oggi
tutto il percorso fatto
fermiamoci ai dieci anni

riprenderò domani
...

Copyright ©  Lorenzo  3.5.11

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lunedì, aprile 18, 2011

Sono risorti



Risorge vita dopo morte d'uomo
è questo il viale d'un sacrario caro
mi stringe il cuore quando lo percorro

ai lati obelischi d'ufficiali
giovani allora carichi di gloria
servirono la patria per onore

al suolo sono adesso radicati
come cipressi cantano il dolore
salendo quei gradini in pietra grigia

si entra nel santuario dei caduti
volti gioviali sempre sorridenti
stesso sorriso in tutte le stagioni

nel canto fresco della primavera
volo di rondinelle fra quei rami
oppure ceri rossi un lumicino

mese d'autunno che si tinge bianco
per crisantemi a coprire i marmi
fotografie di giovani eroi

morti nei campi lanciati dai valli
corridoi di vita o della morte
la mesta amica di fiorenti vite

tormento che si fissa in quelle effigi
ma scrissi un giorno il detto d'epitaffio
non muore chi per patria dona vita

messaggio che si legge in quelle foto
sorrisi aperti stabili al sorriso
dicono adesso noi siamo felici

d'esser rinati allora dal tormento
e mentre scendo scale il cuor s'acquieta
serbando in fronte il lume di quei volti


Copyright ©  Lorenzo  18.4.11

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venerdì, aprile 15, 2011

nelle vermiglie arterie

arterie  © Monica Corda


« Ora questo sogno interno,
il sogno di pace è finito,
odo risuonare una voce, ben nota;
una sola parola, non imperiosa,
anzi breve e sommessa.
È il comando dell’alba in Auschwitz,
una parola straniera, temuta e attesa:
alzarsi, «Wstawac». »
(Primo Levi, La tregua, Capitolo decimosettimo)

Nel capitolo decimosettimo,
l'ultimo de "La tregua", Levi descrive
la sosta alla stazione
di Monaco, prima di ripartire
per Verona, ultima del viaggio di ritorno
da Auschwitz a Torino,
che effettivamente Levi
compì dal 27 gennaio 1945
al 19 ottobre 1945.


[I versi in navy sono di Primo Levi]



è l'ultima stazione
su strada del ritorno
rinato a nuova vita

tra il freddo e l'odio acuto
il sangue hanno gelato
un blocco indifferente

nelle vermiglie arterie
e come il corso d'acqua
che scorre verso il mare

verso liberazione
dalle ristrette rive
dove s'attinge il pasto

pazienti pescatori
seduti sulla sponda
riempiono i canestri

di dolce desinare
s'apre spiraglio ancora
di sibilo sommesso

alzarsi e assaporare
dono provvidenziale
il sogno ormai finito

Copyright © versi settenari Lorenzo  15.4.11

postato da: 4797orizzonte2 alle ore 11:55 |

categoria:riflessioni, le mie poesie,
memoria, settenari

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