domenica 25 marzo 2012
Memoria / 7
giovedì, agosto 25, 2011
Memoria
Riflessi d'acqua
disegnano le note
d'un pentagramma
antico come i monti
in pieghe di memoria
Copyright © Lorenzo 25.8.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:22 |
categoria:le mie poesie, memoria, monti, tanka
mercoledì, agosto 24, 2011
Riflessi
Sembrano stelle
d'un sogno divergente
riflessi d'ombra
steli di desiderio
tenerezza infinita
e sei apparsa
riflessa nella mente
col tuo sorriso
tendente al buon umore
sembianza d'un amore
bianche corolle
in cima a questi steli
cambian colore
parvenza d'una rosa
scarlatta che si posa
Copyright © Lorenzo 24.8.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:32 |
categoria:le mie poesie, memoria,
renga, monti
venerdì, luglio 22, 2011
Alla Madre
Serena sei nel velo della gloria
mentre parli per voce della figlia
trasmetti il fiato che si scioglie in gola
un rivolo d'amore che non muore
cara un accenno tutto devi dirmi
mi raccomando attenta alle sue cose
se puoi serbarmi tutto ciò che accade
in ore del confronto nella scuola
lo scriverò nel libro dei ricordi
che porto nel mio cuore per l'Eterno
quest'anno nel giardino c'era Dante
e noi si sa che nell'eterno canto
c'è anche il Paradiso di Maria
le mani giunte e chiuse nel rosario
Copyright © Lorenzo 22.7.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 06:53 |
categoria:le mie poesie, memoria, sonetto
giovedì, maggio 12, 2011
Vela
Vela che canti ad ore stabilite
la gloria sulle orme del Risorto
ascolta l'ode d'intima preghiera
ponila in ali in vento della sera
rimesse ad uso d'uomo pietre bianche
dall'alba ai vespri splendono lucenti
i bronzi luccicanti a meridiana
nè ombra alcuna ostacola il suo sguardo
e il suo riflesso al canto che risuona
ad odi del mattino ed ore due
quando la nave approda sulla sponda
rintocchi tristi per viventi in terra
nel tempo del rimpianto dentro il cuore
vela riposta in vento d'un mattino
Copyright © Lorenzo 12.5.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:15 |
categoria:le mie poesie, memoria, sonetto
domenica, maggio 08, 2011
Madre
Cosa m'importa madre della festa
che ogni anno annuncia la clessidra
per me la festa è cominciata allora
quando mi generasti nel dolore
sapendo il tuo destino che attendeva
all'angolo del tempo che scorreva
l'amore del tuo petto mi donavi
ogni qualvolta io piangevo stretto
e mi cedevi i nani d'anticorpi
portando me a questa età maggiore
mentre il tuo cuore piano si sfaldava
adesso sono qui nella memoria
accendo un lume per venirti incontro
ai piedi dell'altare e del tuo volto
credimi adesso sono circondato
da visi afflitti muti nel dolore
oppure che reclamano giustizia
al fato che crudele ha consumato
i nobili sentieri dell'unione
d'affetti familiari d'improvviso
consunti in un istante dalla morte
mentre seduto a seggiola d'ossario
ceneri antiche consumate al tempo
non per il fuoco di cremate spoglie
odo lamento lacerante al sole
sorto stamani a scorrere la vita
vedo innalzarsi in tumolo la croce
Copyright © Lorenzo 8.5.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:30 |
categoria:le mie poesie, memoria,
endecasillabi
giovedì, maggio 05, 2011
Questo ho imparato ..
cambiando un po' il registro nel racconto
continuo nella storia di famiglia
la mia la vostra storia non scontata
non è mai nulla al caso per i figli
leggiamo sui giornali storie brutte
per me fortuna nostra sempre accorti
e controllando d'ogni compagnia
è andato tutto bene per dileggio
di chi voleva consumare il tempo
per coniugarlo alle sue maniere
tutto è trascorso ubbidendo a nostre
i primi amori i primi regalini
sempre bussando alla porta avita
lo studio con esami in accademia
la festa infine con l'alloro in testa
quant'altra strada c'è da conquistare
mentre gli anni cavalcano la vita
...
Copyright © Lorenzo 5.5.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:30 |
categoria:le mie poesie, memoria,
endecasillabi
mercoledì, maggio 04, 2011
Questo ho imparato ..
Guardate i gelsomini
girandole in candore
quel giorno tanto atteso
di prima comunione
e come il vento spira
e poi s'affievolisce
così passa l'infanzia
dei figli lo splendore
il ciclo d'istruzione
i nonni in apprensione
le notti nell'attesa
rumore d'ascensore
nel classico silenzio
l'attesa alla finestra
fanali illuminati
e lampeggianti a destra
mamma che dici ancora
papà non m'aspettare
soltanto tu m'aspetti
mentr'altri genitori
già dormono beati
tu porti i segni addosso
di vecchia educazione
orsù non mi stressare
intanto scorre il tempo
di scuola superiore
gli studi i professori
incontri di famiglia
per chiedere dei figli
processo apprendimenti
contrasti fra fratelli
di due generazioni
i genitori in mezzo
sanare le questioni
eh già non mi sopporti
quell'altro è prediletto
così finisce il ciclo
di scuola liceale
la scelta una scommessa
per vita d'accademia
intanto tra le dita
la nonna ci sorride
la soglia dei vent'anni
...
Copyright © Lorenzo 4.5.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:20 |
categoria:le mie poesie, memoria, settenari
martedì, maggio 03, 2011
Questo ho imparato ..
questo ho imparato
s'affacciano alla vita
s'attaccano alla pianta
amore che ripaga
l'amore ricevuto
fino all'evoluzione
d'età dell'astrazione
questo ho imparato
sui libri e d'esperienza
pezzi cuciti i figli
nel cuore e nel travaglio
un desiderio acceso
dal tempo di tempeste
e dell'altar promesse
questo ho imparato
li vedi sorridenti
a stimoli vocali
quando li scopri nudi
sul lindo fasciatoio
li senti balbettare
li vedi sgambettare
il mondo ad esplorare
questo ho imparato
il primo giorno a scuola
lasciando indietro il tempo
i non ricordo mamma
memoria non s'accende
di maschera indossata
tra i carri a carnevale
questo ho imparato
domani si riprende
la storia del cammino
sarebbe un po' complesso
comprendere quest'oggi
tutto il percorso fatto
fermiamoci ai dieci anni
riprenderò domani
...
Copyright © Lorenzo 3.5.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 08:02 |
categoria:le mie poesie, memoria, settenari
lunedì, aprile 18, 2011
Sono risorti
Risorge vita dopo morte d'uomo
è questo il viale d'un sacrario caro
mi stringe il cuore quando lo percorro
ai lati obelischi d'ufficiali
giovani allora carichi di gloria
servirono la patria per onore
al suolo sono adesso radicati
come cipressi cantano il dolore
salendo quei gradini in pietra grigia
si entra nel santuario dei caduti
volti gioviali sempre sorridenti
stesso sorriso in tutte le stagioni
nel canto fresco della primavera
volo di rondinelle fra quei rami
oppure ceri rossi un lumicino
mese d'autunno che si tinge bianco
per crisantemi a coprire i marmi
fotografie di giovani eroi
morti nei campi lanciati dai valli
corridoi di vita o della morte
la mesta amica di fiorenti vite
tormento che si fissa in quelle effigi
ma scrissi un giorno il detto d'epitaffio
non muore chi per patria dona vita
messaggio che si legge in quelle foto
sorrisi aperti stabili al sorriso
dicono adesso noi siamo felici
d'esser rinati allora dal tormento
e mentre scendo scale il cuor s'acquieta
serbando in fronte il lume di quei volti
Copyright © Lorenzo 18.4.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 06:40 |
categoria:le mie poesie, memoria, endecasillabi
venerdì, aprile 15, 2011
nelle vermiglie arterie
arterie © Monica Corda
« Ora questo sogno interno,
il sogno di pace è finito,
odo risuonare una voce, ben nota;
una sola parola, non imperiosa,
anzi breve e sommessa.
È il comando dell’alba in Auschwitz,
una parola straniera, temuta e attesa:
alzarsi, «Wstawac». »
(Primo Levi, La tregua, Capitolo decimosettimo)
Nel capitolo decimosettimo,
l'ultimo de "La tregua", Levi descrive
la sosta alla stazione
di Monaco, prima di ripartire
per Verona, ultima del viaggio di ritorno
da Auschwitz a Torino,
che effettivamente Levi
compì dal 27 gennaio 1945
al 19 ottobre 1945.
[I versi in navy sono di Primo Levi]
è l'ultima stazione
su strada del ritorno
rinato a nuova vita
tra il freddo e l'odio acuto
il sangue hanno gelato
un blocco indifferente
nelle vermiglie arterie
e come il corso d'acqua
che scorre verso il mare
verso liberazione
dalle ristrette rive
dove s'attinge il pasto
pazienti pescatori
seduti sulla sponda
riempiono i canestri
di dolce desinare
s'apre spiraglio ancora
di sibilo sommesso
alzarsi e assaporare
dono provvidenziale
il sogno ormai finito
Copyright © versi settenari Lorenzo 15.4.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 11:55 |
categoria:riflessioni, le mie poesie,
memoria, settenari
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento