sabato 8 aprile 2023

Silenzio

 Silenzio !!

Sabato Santo è il giorno del grande silenzio perché, come dice un' antica omelia, il Re dorme. La terra tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormono.

venerdì 7 aprile 2023

La Sacra Sindone !!


 La Sacra Sindone

La Sindone di Torino, nota anche come Sacra Sindone o Santa Sindone, è un lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino, sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli di un condannato alla crocefissione e descritti nella Passione di Gesù. Molte persone identificano la vittima di tali torture con Gesù e il lenzuolo con quello usato per avvolgerne il suo corpo nel sepolcro.

Il termine "sindone" deriva dal greco s??d?? (sindon), che indicava un ampio tessuto, come un lenzuolo, e che se specificato poteva essere di lino di buona qualità o tessuto d'India. Anticamente il termine "sindone" era generico e non collegato alla sepoltura, ma oggi il termine è ormai diventato sinonimo del lenzuolo funebre di Gesù.

Nel 1988, l'esame del carbonio-14 sulla Sindone, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all'inizio della storia della Sindone certamente documentata. Ciononostante, la sua autenticità continua a essere propugnata da una serie di autori.

Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni (dal latino ostendere, "mostrare"). Le ultime sono state nel 1978, 1998, 2000, 2010, 2013 (quest'ultima soltanto televisiva), dal 19 aprile al 24 giugno 2015 e l'11 aprile 2020 (anche quest'ultima solo televisiva, in occasione del sabato santo occorso durante la pandemia di COVID-19).

Storia

Gli storici sono d'accordo nel ritenere documentata con sufficiente certezza la storia della Sindone a partire dalla metà del XIV secolo: risale infatti al 1353 la prima testimonianza storica

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Fonte Wikipedia

giovedì 6 aprile 2023

Campanile a vela !!

Vela di San Leone 


Da antichissima data, ha luogo il 6 aprile di ogni anno La Fiera di S. Leo, o San Leone. il termine  Fiera deriva dal latino tardo feriam, con metatesi della i, cioè la trasposizione di fonemi all'interno di una parola; può essere a contatto se i fonemi sono contigui (areoplano per ‘aeroplano’), oppure a distanza se i fonemi sono in due sillabe diverse (padule per ‘palude’). Detta così perché la fiera avveniva nei giorni di festa.

mercoledì 5 aprile 2023

Pensiero !!

La Maddalena penitente in un paesaggio, 
olio su rame di Annibale Carracci
Fonte Wikipedia


Il pensiero è l'attività della mente, un processo che si esplica nella formazione delle idee, dei concetti, della coscienza, dell'immaginazione, dei desideri, della critica, del giudizio, e di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio

Etimologia

Pensiero è un termine che deriva dal latino pensum (participio del verbo pendere: "pesare") e stava ad indicare un certo quantitativo di lana che veniva appunto "pesata" per poter essere infine passata alle filatrici le quali a loro volta avevano il compito di trattarla. Il "pensum" era quindi la materia prima, più grezza, designante metaforicamente un elemento o un tema che doveva essere secondariamente trattato, elaborato, dandogli così una nuova forma.

Si può notare in ciò la peculiarità attribuita al pensiero, come qualcosa di straordinariamente semplice, che rende possibile oggetti complessi: nel senso cioè che l'attività del pensiero si esplica nel comporre oggetti, ovvero pensare significa pensare oggetti composti. Da questo punto di vista, l'attività del pensiero è ciò che è a monte degli oggetti pensati, pur essendo della loro stessa sostanza.


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Il pensiero come luce

Di Platone tuttavia, Plotino mantenne la visione gerarchica del pensiero strutturato nelle idee, ma senza per questo rinunciare alla rigida separazione parmenidea tra essere e non-essere. L'Uno infatti è la fonte dell'essere (e del pensiero), il quale rimane contrapposto al non-essere in senso assoluto. Da un punto di vista relativo, però, essere e non-essere possono arrivare a mescolarsi, finché si abbia soltanto non-essere, il nulla. Per farsi meglio comprendere, Plotino paragona l'essere alla luce: su un piano assoluto, il principio della luce è contrapposto all'ombra (che non ha un suo proprio principio). Eppure la luce, man mano che si allontana dalla sorgente, tende ad affievolirsi, non perché si trasformi in ombra, ma solo perché viene a mancare; finché nell'oscurità, come vedere il buio significa non vedere, così pensare il nulla equivale a non pensare affatto.

La luce mostra se stessa nel farci vedere, cioè nel rendere possibile la visione; allo stesso modo, le idee vengono intuite nel loro farci pensare, per il fatto cioè che rendono possibile il nostro pensiero. E come l'atto del vedere non è distinguibile dagli oggetti della visione, così l'atto del pensare non è distinguibile dai concetti pensati. Fondamento del pensiero sono quindi per Plotino le idee platoniche, le quali sono "il pensiero" per eccellenza, ovvero sono infiniti modi di pensarsi di quell'unica Mente o Intelletto (Nùs), che è la seconda ipostasi nel processo di emanazione dall'Uno, e coincide appunto con l'essere parmenideo.

Il modo intuitivo di pensarsi e costituirsi dell'Intelletto fa capire a sua volta la necessità dell'Uno assoluto, che da un lato risulta totalmente inconoscibile e ignoto, dall'altro però va ammesso come meta e condizione del pensare stesso. L'Uno va ammesso non perché sia possibile dimostrarne direttamente l'esistenza (poiché in tal caso verrebbe ridotto a un semplice dato oggettivo), ma in quanto condizione della stessa attività logica e raziocinante che permette di pensare gli oggetti finiti e riconoscerli per quello che sono, cioè errore, sviamento. Secondo Plotino infatti il pensiero non è un fatto, un concetto collocabile in una dimensione temporale, ma un atto fuori dal tempo: il pensiero pensato, cioè posto in maniera quantificabile e finita, è quindi un'illusione e un inganno, dovuto a una mentalità materialista. Nel pensare qualcosa, anche una qualunque realtà sensibile, questa non si pone come un semplice oggetto, ma è in realtà un soggetto vivo che si rende presente al pensiero, essendo animato da un'idea; la caratteristica principale del pensiero, cioè, è quella di possedere la mente, non di essere posseduto, e comporta dunque la perdita della coscienza che viene rapita dai suoi stessi oggetti e sottomessa a un costante fluire di pensieri involontari. Compito della filosofia è riconoscere l'errore insito nel senso comune, e riportare l'uomo lungo un percorso di ascesi a identificarsi con l'attività suprema e inconscia del pensiero, nella quale è presente tutta la realtà, eliminando il superfluo fino a giungere all'estasi.

«Pensare vuol dire muoversi verso il Bene e desiderarlo. Il desiderio genera il pensiero [...]. Dunque il Bene stesso non deve pensare nulla, poiché non c'è altra cosa che sia il suo bene.»

(Plotino, Enneadi, V, 6, 5)

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Fonte Wikipedia


martedì 4 aprile 2023

Il tempo !!

Il Tempo !!

Il tempo è la percezione e rappresentazione della modalità di successione degli eventi e del rapporto fra essi (per cui avvengono prima, dopo o durante altri eventi). Da un punto di vista scientifico è una grandezza fisica fondamentale.

La complessità del concetto è da sempre oggetto di studi e riflessioni filosofiche e scientifiche.

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Fonte Wikipedia !!

lunedì 3 aprile 2023

Arcobaleno !!

Arcobaleno


In fisica dell'atmosfera e meteorologia, l'arcobaleno è un fenomeno ottico atmosferico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando la luce del Sole attraversa le gocce d'acqua rimaste in sospensione dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana. Lo spettro elettromagnetico dell'arcobaleno include lunghezze d'onda sia visibili sia non visibili all'occhio umano, queste ultime rilevabili attraverso uno spettrometro.


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Fonte Wikipedia


domenica 2 aprile 2023

Domenica delle Palme !!

 Domenica delle Palme


II Domenica di Passione


Giotto, Ingresso a Gerusalemme, cappella degli Scrovegni a Padova


Nel cristianesimo, la Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua. In questo giorno si ricorda il trionfale Ingresso a Gerusalemme di Gesù, in sella a un asino e osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma (Gv 12,12-15[1]); la folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi intorno, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.

La ricorrenza è osservata da cattolici, ortodossi e alcune Chiese protestanti. Nell'attuale calendario liturgico del rito romano essa è detta anche domenica De Passione Domini (della Passione del Signore). Prima della riforma liturgica, invece, era detta Domenica di Passione la domenica precedente le Palme, per cui quest'ultima era detta anche "Seconda Domenica di Passione".


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