martedì 6 giugno 2023

Girasole

Vincent Van Gogh immortalò i girasoli 

in una seria di dipinti ad olio su tela realizzati tra il 1888 e il 1889

Il girasole comune (Helianthus annuus L., 1753) è una pianta annuale con una grande infiorescenza a capolino appartenente alla famiglia delle Composite.

Etimologia

Il nome generico (Helianthus) deriva da due parole greche: ”helios” (= sole) e ”anthos” (= fiore) in riferimento alla tendenza della pianta a girare sempre il bocciolo verso il sole, prima della fioritura (il fiore maturo invece è sempre rivolto ad est). Questo comportamento è noto come eliotropismo.

L'epiteto specifico (annuus) indica il tipo di ciclo biologico (annuale). Anche il nome comune italiano (Girasole) richiama la rotazione dei boccioli in direzione del sole. Il termine “girasole” è anche usato per indicare le altre piante appartenenti al genere "Helianthus", molte delle quali sono perenni.

Il binomio scientifico attualmente accettato (Helianthus annuus) è stato proposto da Linneo (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.


Fonte Wikipedia

domenica 4 giugno 2023

Viaggio di ritorno

Viaggio di ritorno


Dalla Stazione di concentramento di Sagrado (Gorizia) il 4 giugno 1923 partì il convoglio ferroviario che riportò in Patria le Spoglie mortali di mio nonno materno Emmanuele Ruggiero morto in guerra il 26.9.1917 ed esumato dal Cimitero di Villanova di Farra. Destinazione finale la stazione ferroviaria di Santo Spirito Bitonto, come testimonia il Documento sopra riportato. L'annessione di Santo Spirito a Bari, come sua frazione, avvenne nel settembre 1928 (durante il regime fascista), per volontà dell'allora Sottosegretario al Ministero dei lavori pubblici Araldo di Crollalanza. Diventò quartiere di Bari nel 1970. Quindi, per molti secoli la località fu marina e porto commerciale di Bitonto (cioè sua frazione) e a questo status deve il suo iniziale sviluppo urbano. Non essendo il fondale della baia di Santo Spirito abbastanza profondo, Bitonto non poté che limitarsi ad utilizzarlo come porto peschereccio e turistico (o comunque per imbarcazioni di media o piccola stazza). In questi stessi secoli e soprattutto nel XIX, diversi ricchi possidenti bitontini usavano costruire ville da abitare in estate, la maggior parte di queste ville si trovano in Corso Umberto I.

Fonte : La foto del Documento di Viaggio deriva dall'indagine di Censimento dei Caduti bitontini nella grande guerra, di A. Siragusa, Eda ed, aprile 2018, pag 62

Da Wikipedia è tratta la Storia della frazione di Santo Spirito, che attualmente, insieme a Palese Macchie, Catino e San Pio, fa parte del Municipio V del capoluogo Bari. 

Storia di Sagrado

Le prime notizie di Sagrado si hanno intorno al 1130. Appartenne al Patriarcato di Aquileia, quindi alla Repubblica di Venezia dal 1420 fino al 1511, quando fu annesso ai domini asburgici, e da allora seguì le sorti della Contea Principesca di Gorizia e Gradisca. Nei pressi del confine tra i comuni di Sagrado e di Fogliano Redipuglia, lungo la SR 305, è ancora visibile un cippo che segnava il confine austroveneto. Nel 1921, dopo la prima guerra mondiale, Sagrado fu annessa al Regno d'Italia, assieme al resto della Venezia Giulia.

Geografia fisica

Il nome ha radici slovene quali Zagraj - Za gradišce (dietro la fortezza).

Il territorio comunale si estende tra la sponda sinistra del fiume Isonzo e l'altopiano carsico, fino all'estremo culmine del monte San Michele, teatro di sanguinosi ed epici scontri fra l'esercito italiano e quello austro-ungarico nel corso della prima guerra mondiale.

Storia di Villanova di Farra

Il nome Farra è di origine longobarda; infatti deriva da Fara, che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I Romani avevano a suo tempo una "statio" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'Isonzo, il "Pons Sontii", nella frazione della Mainizza per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i Goti, gli Ostrogoti, i Longobardi, gli Avari, gli Unni, gli Ungari ed i Turchi.

Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel 967 era stato donato dall'Imperatore Ottone I di Sassonia al patriarca Rodoaldo di Aquileia che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di Gorizia. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turchi e risentì duramente anche delle guerre tra la Repubblica di Venezia e l'Austria che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'Italia solo qualche tempo dopo il termine della prima guerra mondiale, il 5 gennaio 1921 (con Legge n. 1778).


Fonte Wikipedia