martedì 6 novembre 2012

Da A Mio Padre a Fede


A Mio Padre


Dopo la madre memoriale al padre
giacchè nell' anno corre il centennale
un lampo che m'ha preso il primo giorno
m'adopro dunque adesso ad onorarti

come conviene per un figlio grato
è sempre costellato il tempo tuo
da gioie grandi come da dolori
l'amore per la sposa e per la prole

un viaggio vero in mare nostro in nave
in cerca dei miraggi dell'impero
e la tua amata a casa con la figlia
seguendo un'illusione in gran contrasto

il tempo degli accesi lumicini
immagino soltanto quei castelli
ove spartivi stanza con sventura
poi il ritorno al suon di ritirata

la sposa t'attendeva con amore
negli anni in mezzo quasi del trascorso
un susseguirsi di vicende umane
gioie e speranze con fatiche e duoli

ora sono confuso nel mio cuore
la mente presa d'intimo ricordo
quando lasciasti il mondo per il nuovo
il far da solo in ore del futuro

ma provvidenza m'ha lasciato i verbi
che mi donasti in intimo regalo
ancora grazie per i tuoi sermoni
e le tue guide che mi davi in sogno


Copyright © riproposta Lorenzo  1.1.11



Valigia

Sarà cartone o pelle
non importa
soltanto ad una via
essa mi porta
valigia vecchia
e immatricolata

Con tutti i sogni dentro
d'un soldato
io vi racconto
con grande devozione
la storia di mio Padre
un grande uomo

In quel fardello mise
tutti i sogni suoi
i suoi averi
e partì lontano
erano gli anni trenta
fate il conto

Le poche cose ivi
le ripose
e il suo Cuore
lo lasciò sul posto
accanto alla sua Sposa
e ad una figlia

Lo ritrovò intatto
anni dopo
l'altra metà del cielo
lo mise in petto
acccanto al Cuore suo
pieno d'Amore

Tempesta della guerra
ormai passata
quella crudezza
già dimenticata
valigia messa su nella soffitta
ora mi conta dolorosa fitta

Copyright © Lorenzo  9.3.07




La Valigia
 

Sarà cartone o pelle non importa
soltanto ad una via essa mi porta
valigia vecchia ed immatricolata
con tutti i sogni dentro d'un soldato

io vi racconto in grande devozione
la storia di mio Padre un grande uomo
In quel fardello mise i sogni suoi
poveri averi traversando il mare

erano gli anni trenta fate il conto
le poche cose quivi le ripose
e il suo cuore lo lasciò sul posto
accanto alla sua Sposa ed una figlia

intatto ritrovò in anni appresso
l'altra metà del cielo mise in petto
accanto al cuore suo pegno d'amore
tempesta della guerra ormai passata

quella crudezza già dimenticata
quando è tornato accanto ai cari suoi
coi panni del soldato ancora addosso
rispolverati per il gran ritorno

ora valigia è posta su in soffitta
e già mi porta dolorosa fitta


Copyright © Lorenzo  19.3.12




Memoria
 

Non mi basta più il respiro
per inebriarmi del vento che alita
possente sul mare.
Piccole e preziose onde
si rincorrono all'infinito
su un vasto e buio spazio
che mi suscita
il desiderio di calarmi dentro,
per ondeggiare come un'alga
senza vita e senza tempo.
Fuggiranno i miei pensieri
su ali di gabbiano
ed io riposerò nella fresca acqua,
che il sole domani trasformerà
in verde oro.
Allora io diventerò pura e bella
e proverò di nuovo
amore per la vita.


Tina


Copyright © Per gentile concessione della Famiglia di Tina
e pubblicata da me su Splinder il 14.10.07

Verbi

e dove alberga
dignità di figli
un tempo allora

parola di rispetto
per onorare il padre
in pochi verbi espressi

Copyright © bussokusekika Lorenzo  21.3.12



Arcobaleno


Mille pennelli fanno il tuo disegno
colori caldi il sole dell'estate
dei freddi inverni quelle tinte oscure
contrasto delle nevi di montagna

mentre più rosa tinta in primavera
tra i rami in fiore di campagna mia
mandorli bianchi corolle dischiuse
tendono al frutto pronto a solleone

quando le mani esperte dell'agreste
conserveranno i noccìoli in soffitta
e mani calde di massaia amica

d'impasto nei frammenti di reali
pensando appunto al mese di dicembre
corre la mente al tempo del natale


Copyright © Grafica di Rosy . Lorenzo  22.3.12



Le scale


Quel ponte ormai fa parte del passato
tre archi tesi verso l'infinito
sopra è passato un nugolo d'ingegni
oppure giovinetti all'arte intenti

storia d'intelligenze in formazione
del secolo trascorso e forse prima
ho calpestato anch'io quella bretella
che unisce sponde d'una lama in secca

ricordo ancora l'era del vigore
in quello spazio c'erano più scuole
allora come adesso stesse mura
per funzionari o semplici operai

quanta fatica sopra quelle scale
larghe ed intanto grandiose barriere
salivo ansioso il latere solcando
dove altra scala in media ci portava

e quella chiesa chiusa nella croce
memoria d'un monastico convento
erano stanze dell'accluso chiostro
quelle aperture fisse sul torrente

ricordo caro un abile docente
sopra ogni cosa il precategoriale
oltre ai saperi delle conoscenze
ancora adesso serbo nel mio cuore


Copyright © riproposta Lorenzo 2.7.10



Nel ricordo

Del padre ho la memoria che rimane
da giovine signore mani esperte
a cementar mattoni in alte mura
in anni posti quasi in mezzo ai venti

folti capelli mentre a prua poneva
dolce speranza stretta nel suo cuore
mentre il rimpianto dei tesori persi
poneva un groppo in gola volto al pianto

indi quei tristi eventi bellicosi
respinsero nei venti di tempesta
le onde rinvenienti dei suoi sogni

poi gran ritorno agli affetti cari
e noi crescemmo sotto le sue ali
ora ci guarda contemplando eterno


Copyright © riproposta Lorenzo 19.3.11



"Or senza FEDE è impossibile piacergli;
poiché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è,
e che ricompensa tutti quelli che Lo cercano" 
Ebr 11:6


Fede


Chi vuol trovar la fede guardi il legno
due assi di traverso posti in monte
tra due mortali condannati al rito
da giudice del tempo nei primordi

il segno della croce data in pegno
da quando il figlio d'uomo volto umano
scopre le mani calde della mamma
che premurosa segna la sua fronte

ed il suo cuore con le sue manine
segno di fede segno di speranza
di vita intera al seguito di croce

maestro noi crediamo al grande segno
dacci la forza di guardar la croce
di sofferenza e simbolo di fede


Copyright © Lorenzo 25.3.12



Grazie !! [Fede nel Tempo]

Diversamente e spicchi di speranza
come le margherite che dischiuse
al sole dell'estate che s'adombra
nel vento di tempesta in un soffiare

frammenti di ricordi e fra i più belli
vissuti nella vita mia passata
tra i banchi della scuola e della storia
dentro quei cuori immerso in empatia

radura silenziosa piena d'erba
massi di pietra condivisi i suoni
del luogo che salita faticosa
apriva a tutti gli attimi d'amore

il libro cuore degli antichi segni
può contenere ancora mille storie
tra mutui aiuti aperte riflessioni
giornate piene al sole dell'amore

che m'hanno dato in anni già trascorsi
come quegli alberelli qui presenti
astri gaudenti in mezzo a quei dirupi
tra quei sentieri un punto faticosi


Copyright © riproposta Lorenzo 10.10.11