domenica 9 luglio 2023

Porta Baresana

 

Porta Baresana

Il nome originario era "Porta della marina", perché sita in direzione della ex marina bitontina Santo Spirito. Con l'annessione di Santo Spirito nel 1928 da Bitonto a Bari, per opera del podestà di Bari (1926-1928), Araldo di Crollalanza (successivamente anche ministro dei lavori pubblici), la porta assume il nome di "Baresana" in quanto diviene la porta di accesso alla città per chi viene da Bari. Fu costruita presumibilmente nel XVI secolo. Tuttavia un secolo più tardi fu ricostruita in seguito ad un crollo o comunque ad un danneggiamento, conservando, nella facciata anteriore, uno stile rinascimentale. Sempre nella facciata esterna si nota, in cima, la statua dell'Immacolata Concezione, aggiunta nel 1834. Sulla sua base è incisa la dicitura POSUERUNT ME CUSTODEM.

Più in basso si nota invece il vano dell'orologio aggiunto nel Novecento insieme all'annessa campana nascosta dietro la statua dell'Immacolata. Agli spigoli si notano gli acroteri seicenteschi. Sotto l'orologio è presente uno stemma dei Savoia che sostituisce uno stemma della città aggiunto nel 1551 in occasione del riscatto della città dal feudatario. Lo stemma sabaudo fu apposto in luogo dello stemma della città dopo l'unificazione d'Italia. L'accesso è costituito da un arco a tutto sesto affiancato da paraste terminanti in un architrave. Su questo è stata aggiunta la copia di una predella policroma, un dipinto rappresentante i santi protettori della città. Ai lati del vano dell'orologio, si notano gli acroteri aggiunti presumibilmente nel XVII secolo.

La facciata retrostante presenta un fornice a ghiera affiancato da paraste in bugnato, similmente alla facciata esterna ma con degli zoccoli di basamento più alti. Sull'architrave si erge il timpano in cui è situato, nel mezzo, il secondo quadrante dell'orologio.


Fonte Wikipedia

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