lunedì 2 gennaio 2023

Via Appia Traiana

Via Appia Traiana


La via Traiana (nota anche come via Appia Traiana) fu una strada romana di epoca imperiale che collegava Benevento (Beneventum) a Brindisi (Brundisium).

Costruita tra il 108 e il 110 d.C. per volontà dell'imperatore Traiano, la strada costituì una valida alternativa alla via Appia Antica rimanendo in uso fino a tutto il medioevo e, limitatamente al tratto appenninico, anche in epoca moderna.

Tratto pugliese

Al valico di San Vito (in territorio di Faeto) la strada toccava la massima altitudine (947 m s.l.m.). Il valico è sovrastato da un'altura isolata, il Castiglione, che ebbe sempre grande rilevanza strategica. Più oltre la strada incontrava un ultimo ostacolo, l'aspra dorsale dei monti della Daunia, che veniva superata mediante un passaggio assai angusto (forse ottenuto artificialmente), il cosiddetto Buccolo. Da qui la via scendeva quindi ripida verso Aecae, l'attuale Troia, per poi abbandonare il tracciato rettilineo del tratturello Camporeale-Foggia dirigendosi invece verso Herdonia, al centro del Tavoliere delle Puglie, dopo aver superato il fiume Cervaro con un lungo ponte (le cui rovine emergono presso la masseria Ponte Rotto).

Da Herdonia la strada proseguiva verso Canusium (Canosa), Rubi (Ruvo) e Butuntum (Bitonto) per poi continuare tramite due diversi tracciati:

Tratto della via Appia-Traiana alla periferia sud di Monopoli, tra Neapolis ed Egnatia

la "via Appia-Traiana" lungo la costa che toccava Barium (Bari), Neapolis (presso Polignano a Mare) ed Egnatia (a nord-est di Fasano);

la "via Minucia Traiana", più antica e interna, che passava per Midunium (Modugno), Caelia (Ceglie del Campo), Capursi (Capurso), Noa (Noicattaro), Azetium (Rutigliano) e Norba (Conversano), per poi riunirsi alla costiera nei pressi di Egnazia.

La strada proseguiva poi per terminare a Brindisi.

Se ne ritrovano, casualmente, alcuni tratti lastricati nelle campagne pugliesi (ad esempio a Monopoli); a Bari, Trani, Giovinazzo e Ascoli Satriano sono conservate le colonne miliari che ne segnavano l'attraversamento (quelle di Bari, Trani e Giovinazzo furono precedentemente traslate). In seguito fu costruito un prolungamento: la via Traiana Calabra, che giungeva sino a Otranto.


Fonte Wikipedia 


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