martedì 1 maggio 2012

Settenari / 1


sabato, gennaio 24, 2009

Prendi

"Prendi la tua tristezza in mano e soffiala sul fiume
copri di foglie il tuo dolore e vestilo di piume"

Fabrizio de Andrè



Seduto sui filari
di soliti pensieri
scorrono nella mente

i giorni del dolore
tristi memorie ancora
soffiate nel mio mondo

un lungo fiume nato
nel tempo di penuria
poi piano piano il fiume

prendendo il corso lento
scese dal monte al piano
scorrendo nella pena

s'alterna questa al gaudio
d'eterna tua presenza
quando di morte il manto

coprì il tuo bel volto
e cominciai da solo
a scorrere il mio tempo

senza la tua apparenza
vestendo il mio respiro
di soffici lenzuola

[Versi Settenari]

Copyright © Lorenzo 24.1.09

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lunedì, dicembre 15, 2008

Domani ..



La Pace e la Speranza
amori universali
sono Valori antichi

rimossi dagli umani
la libertà d'amare
dai tempi dei primordi

è sorta con prim'uomo
unita al meccanismo
di liberale arbitrio

scegliere bene o male
la giusta convenzione
di retta dimensione

quattro pilastri d'oro
su cui si fonda l'uomo
la verità s'unisce

a dignità protetta
da libertà e giustizia
il male incalza infine

tra consapevolezza
d'unir la riflessione
a nostra inquieta sorte

un luminoso esempio
sostiene la natura
in ciel l'arcobaleno

insieme ai suoi colori
arco sotteso in pace
rivolto alla speranza

e l'aporia scompare
per presentarci al mondo
ricolmi di Valori


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sabato, dicembre 13, 2008

Natale



Natale che si vive
e che s'attende ancora
vincolo eterno infine

dei giorni in divenire
ricordo ultimo giorno
d'un dì Natale infante

ancora fanciullino
in giorni tristi e cupi
mi presero per mano

calando il mio giaciglio
un'alba decembrina
fumosa e freddolosa

i vecchi anni cinquanta
impressi nel mio cuore
soltanto un anno appena

passata via di mezzo
con gli occhi ancor socchiusi
dal sonno della notte

passi sommessi e tristi
in quella notte buia
e si vegliava in casa

compresi solo allora
svegliandomi al reale
il volto della morte


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giovedì, dicembre 11, 2008

Nell'anima ..



Nell'anima s'infrange
il mio dolore acuto
le lacrime son nulla

nel dichiarar l'angoscia
sono soltanto sfogo
esternazioni infine

dell'infinito strazio
e guai se non ci fosse
il pianto sul mio volto

io rimarrei nel corpo
striato e nel mio cuore
tutto s'annullerebbe

e brevi son le gioie
più lunghi son dolori
finchè la morte suona

l'ultimo campanello
salendo per le scale
di vecchia mia dimora


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lunedì, dicembre 08, 2008

Esserci



Amici son lontani
appresi già nel tempo
di gioventù passata

li incontro ogni stagione
non ci separa mica
distanza di regione

un telefonata
al numero prefisso
impresso nella mente

auguri convenuti
nei giorni comandati
in desiderio espresso

il dubbio non sovviene
siamo presenti sempre
e nulla ci separa


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domenica, novembre 16, 2008

Colva



Una ricetta antica
per onorar defunti
nel tempo che s'addice
alla memoria loro

un rito che rinnova
dolore dei viventi
e si tramanda ancora
da tempi medievali

son frutti della terra
intreccio d'ingredienti
noci con melograno
il frutto del dolore

chicchi di grano cotto
uniti al cioccolato
nella misura giusta
insieme al vinocotto

parvenza di vitigno
dall'albero del fico
il dolce umor dei frutti
raccolti sotto il sole

cotti nella caldaia
da giovane massaia
un elisir dai fichi
appesi e assai compressi

cadono lentamente
nel giusto recipiente
liquor è poi ripreso
al fuoco del fornello

le mandorle sgusciate
con acini di viti
a quel rosolio uniti
composto denso e acerbo

i vari amici sanno
i tempi dell'usanza
la tradizione vuole
per debita osservanza

dolcetti di Natale
compreso il dì Pasquale

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venerdì, novembre 07, 2008

Ho lavato ..


Lavati i miei pensieri
dopo la secca estate
è giunta l'acqua santa
che bagna salutare

gli ulivi volti al fine
della maturazione
e si rinfresca il tempo
insieme alla mia mente

da nebbia attanagliata
da tempo incatenata
e vivo di speranza
che tutto si rischiari

fiducia mal pagata
rimossa nei miei sogni
e piego il fazzoletto
bagnato sul mio volto

da stille lacrimose
e vento di scirocco
schiaffeggia i sacri ulivi
mentre le drupe sono

figlie d'un dio minore
i sacchi mezzi vuoti
leggero il loro cuore
nel tempo della magra

nel novembrino agosto
si presta l'altra estate
e lavo la mia mente
nei viali con le croci


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le mie poesie, settenari



domenica, marzo 23, 2008

Luce


Di luce riflessione
speranza mai perduta
è luce primordiale

s'irradia per il mondo
la Pasqua è qui in eterno
nostra risurrezione

fragilità cancella
all'uomo peccatore
liberazione e dono

le lodi noi cantiamo
e nuovi meditiamo
memoria del Risorto

Copyright © Lorenzo 23.3.08

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venerdì, marzo 21, 2008

Per Amore


Uomo dal grande amore
dono di sè all'uomo
per far salva la terra

compì gran sacrificio
disteso sulla Croce
perdono io ti chiedo

se ti ho messo in Croce
pietà io chiedo al nostro
del mondo Salvatore

troviam misericordia
in Lui troviamo Grazia
mistero e grande amore

parola della Croce
silenzio per la Croce

Copyright © Lorenzo 21.3.08


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