venerdì 17 febbraio 2012
Selezione 92
mercoledì, novembre 02, 2011
Strati // Nel Ricordo
Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"
Nel Suo Ricordo
Dispongo i versi a strati poi soffiati
in questi giorni di raccoglimento
l'affanno mio non solo è sgomento
con mano aperta scopro tutti i dati
allegra sorte nel dolore e morte
per quell'attesa che dissolve l'io
seduto sullo scranno è dura sorte
preghiera porgo a te Eterno Dio
pur nei sentieri d'anima in affanno
torno sui passi in giorni di digiuno
solvendo i miei pensieri in disinganno
e cingo le mie dita ed il mio cuore
in un afflato eredità d'ognuno
in queste ore ormai senza dolore
Copyright © Poesia Riproposta Lorenzo 2.4.11
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categoria:le mie poesie, memoria, sonetto,
ispirazione dautore, riproposta
martedì, novembre 01, 2011
I Santi
E' d'Ognissanti
il giorno del Natale
della speranza
unita alla saggezza
di compimento giusto
del codice di vita
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categoria:le mie poesie, memoria,
auguri, autunno, bussokusekika
lunedì, ottobre 31, 2011
E' tempo del ricordo
Verso i monti delle alpi
torna azzurro ed assenzio
di venti, torna ai campi
la sagra del silenzio.
da Assenzio, seconda stanza, di Andrea Zanzotto
* Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921
+ Conegliano, 18 ottobre 2011
E mentre scorre il tempo
del transito di vita
è d'obbligo il ricordo
silenzio sulle nevi
che inondano quei boschi
aloni ed ovattati
i fiati nelle valli
indugiano in rispetto
di monti ora deserti
di comitive estive
in ripide salite
vietato avventurarsi
nemmeno i valligiani
questo è momento sacro
di sagre di paese
di caldarroste accese
ai fuochi dei braceri
calore dell'assenzio
di erbe miscelate
di tavole imbandite
con funghi preparati
al gusto caramello
filetto di vitello
alticcio per statura
è tempo di piumoni
che scaldano i polmoni
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categoria:le mie poesie, memoria, monti,
autunno, settenari, distico elegiaco
domenica, ottobre 30, 2011
Ricordi // Quell'Amore
Nella velata d'ombra di un altare
io t'ho rivista ancora orma del tempo
fiori deposti in gradi profumati
con passo fermo e sguardo fisso intorno
binari paralleli mai congiunti
un sogno mai svelato questo il fato
per me accaduto in ora dei vent'anni
e questi avvertimenti che m'hai dato
un giorno li ho corretti e conquistati
nella dimora scritti in pergamena
il libro aperto a conoscenze nuove
apprese mai ai tempi della scuola
quest'il corso del mio peregrinare
pietre miliari soddisfatte in viaggio
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categoria:le mie poesie, memoria,
autunno, sonetto
sabato, ottobre 29, 2011
Proposta / Crocifissa / Quell'Amore
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
da Elegia Pasquale di Andrea Zanzotto
Per Crocifissa un nome di famiglia
un verbo ricorrente che s'invoca
adesso son le tate delle nonne
passano giorni e contano le ore
i tempi che dividono il ritorno
in luoghi dell'oriente non estremo
un tempo invece d'esserci compagne
di giovani istruivano mestiere
d'agricola minestra e tutti i giorni
essenza della piazza del paese
a vendere le braccia ai compratori
di falce o zappa a strappar le messi
nelle contrade prossime alla murgia
verso quei sassi brulli che s'odora
di terra arsa oppur di terremoti
dunque la crocifissa detto il nome
di fatto e di sembianza a dire il vero
attenta serva a provvida signora
curava i figli che la provvidenza
dava alle dame in nobili casati
e poi stirava i panni di bucato
cenere calda sopra un panno bianco
e poi la sera a casa in un sottano
a preparare quel frugale pasto
ai propri figli con il suo consorte
ora s'addice il verso del poeta
di Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
ombra di croci in tempo d'ognissanti
lumi alle icone in tutti i camposanti
Copyright © Lorenzo 29.10.11
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categoria:le mie poesie, memoria, costume,
murgia, endecasillabi, distico elegiaco
venerdì, ottobre 28, 2011
Inchino
Tra terra e fiori
ai piedi ciclamini
il bianco viola
le foglie a cuore verde
nell'humus di cristallo
amore a prima vista
Copyright © Lorenzo 28.10.11
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categoria:le mie poesie, murgia,
autunno, bussokusekika
giovedì, ottobre 27, 2011
Frantoio // Quell'Amore
Una lezione tra l'odor fruttato
s'ascolta nel silenzio tradizione
di civiltà nascosta mai rimossa
di gente allora ricca di valori
un caminetto acceso con gli ulivi
dove la vivandiera preparava
una pignatta colma di legumi
or quando crogiolava biondi ceci
si miscelava ricca colazione
acqua di tali buoni cereali
gustosa con il pane e croce d'olio
fresco era ancora in fiscoli pressati
ma cominciamo il nostro viaggio antico
adesso nel silenzio stanno ferme
le macine di pietra nella vasca
quando nel tempo di raccolta piena
e d'oliarole scure si riempiva
l'attesa fuori fino al far di sera
i traini pieni e carichi di sacchi
erano in fila ad aspettare il turno
di pesa delle olive già raccolte
nella giornata cominciata all'alba
duro lavoro in campi di contrada
intorno il borgo respirava intanto
il mese di dicembre e preparava
l'aria di festa nella prima piazza
basole in pietra pregne della storia
di contadini curvi per fatica
la zappa in spalla ad equilibrare
spina dorsale in illusione vana
vendevano le braccia ai compratori
all'imbrunire in piazza presso porta
colma d'odore di terra e povertà
intanto i lumi accesi sotto gli archi
alzavano devoti una preghiera
dolce patrona di città d'ulivo
Copyright © Versi riproposti Lorenzo 20.2.11
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categoria:le mie poesie, memoria, didattica,
murgia, autunno, endecasillabi
mercoledì, ottobre 26, 2011
Mistero // Poesia // Quell'Amore
Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Alda Merini
Ed è ritorno al tempo dell'autunno
quando fingevo di fuggir lontano
sfiorando i luoghi brulli della murgia
viali battuti dalla conoscenza
un lustro forse più dietro nel tempo
le grotte che mettevano paura
per l'aria di mistero che aleggiava
tanto che rimanevo presso ingresso
con i fanciulli il passo l'impediva
e nell'attesa fermo sulle pietre
sotto le fronde d'albero selvaggio
s'apriva mente ad onde di poesia
scarabocchiate in prestito di fogli
trovati nella sacca di merenda
guardavo intorno la chiesetta antica
una neviera fatta per l'estate
rifugio un tempo a poveri pastori
il fido intanto stava lì paziente
gironzolando in cerchio al gregge unito
attento caporale di giornata
per guadagnarsi il frugale pezzo
del pane conservato in fazzoletto
e poi si ritornava sul viadotto
sotto quei passi c'era un fresco flusso
sorgente a dissetare i contadini
di terra avara ancora d'acqua viva
mistero piano piano si spegneva
Copyright © Poesia riproposta Lorenzo 1.4.11
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categoria:le mie poesie, murgia, endecasillabi
martedì, ottobre 25, 2011
Ritorno // Quell'Amore
AUTUMN © Monica Corda
Occhi velati e pianto di chi resta
tenendo fra le dita la bandiera
degli anni che portavi nella vita
scarlatta come il cuore che si duole
forte rimpianto che non ha confini
foglie venate linfa di chi cade
e quell'amore grande che t'ha vinto
ripenso ancora a immagini di gloria
quando ti vidi giovinetto adulto
calcare i motorini dell'infanzia
su piste familiari non lontane
ritorno in terra amata di romagna
eri alto e sempre grande sulla pista
mentre s'alzava il segno di vittoria
Copyright © Lorenzo 25.10.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 06:15 |
categoria:le mie poesie, memoria,
autunno, sonetto
lunedì, ottobre 24, 2011
Madre // Quell'Amore
Cosa m'importa madre della festa
che ogni anno annuncia la clessidra
per me la festa è cominciata allora
quando mi generasti nel dolore
sapendo il tuo destino che attendeva
all'angolo del tempo che scorreva
l'amore del tuo petto mi donavi
ogni qualvolta io piangevo stretto
e mi cedevi i nani d'anticorpi
portando il tempo a questa età maggiore
mentre il tuo cuore piano si sfaldava
adesso sono qui nella memoria
accendo un lume per venirti incontro
ai piedi dell'altare e del tuo volto
credimi adesso sono circondato
da visi afflitti muti nel dolore
oppure che reclamano giustizia
al fato che crudele ha consumato
i nobili sentieri dell'unione
d'affetti familiari d'improvviso
consunti in un istante dalla morte
mentre seduto a seggiola d'ossario
ceneri antiche consumate al tempo
non per il fuoco di cremate spoglie
odo lamento lacerante al sole
sorto stamani a scorrere la vita
vedo innalzarsi in tumolo la croce
Copyright © versi riproposti Lorenzo 8.5.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 06:28 |
categoria:le mie poesie, memoria,
preghiera, endecasillabi
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