sabato 30 novembre 2024

L'Agricoltore

L'agricoltore

L'agricoltore è, secondo le fonti storiche e i dati archeologici, uno dei primi mestieri e comunque una delle principali attività che hanno condotto e hanno seguito la cosiddetta rivoluzione neolitica, che da circa dodicimila anni in varie parti del mondo abitato consiste nell'appropriarsi il ciclo vitale di vegetali (e di animali) al fine di trarne vari vantaggi, a cominciare dall'alimentazione. Questa attività è stata quella che ha reso l'uomo stanziale in un luogo delimitato. Il mestiere consiste quindi nel fornire il cibo a sé e ad altre persone in cambio di un ritorno economico.

Questo modo di vivere è stata la principale occupazione della maggioranza degli umani dalla rivoluzione del neolitico fino al XX secolo. Il termine contadino si applica usualmente ad una persona che fa crescere i raccolti nei campi o possiede frutteti, vigne od orti con la prospettiva di venderne il ricavato ad altri come prodotto della terra. Potrebbe, inoltre, rifornire di materie prime le industrie, come cereali per bevande alcoliche, frutta per succhi o lino per tessiture. I contadini possono anche essere coinvolti nelle attività di allevamento del bestiame per ottenere latte o carne. Spesso, una piccola quantità di raccolto o prodotti è venduta per denaro con il quale il contadino può comprare qualcosa d'altro al mercato.

Durante l'antichità, ampia è stata la letteratura dedicata alla figura dell'agricoltore proprietario, da Esiodo a Virgilio. Nel periodo degli imperi, sia nel Mediterraneo sia in Medioriente si diffuse il latifondismo e lo squilibrio tra contadini liberi e schiavi aumentò sempre più.

Il cristianesimo, in linea con i suoi dogmi e la sua morale, si oppose al tradizionale diritto di proprietà dell'uomo sull'uomo, ottenendo il riconoscimento della dignità umana anche per i lavoratori in schiavitù, pur consentendo il permanere di un vincolo sociale ed economico che obbligava il contadino a lavorare sui campi nel cosiddetto fondo.

Se il periodo medioevale si caratterizzò così per la servitù della gleba, intorno al XII secolo la categoria degli agricoltori subì forti innovazioni che portarono alla ribalta gruppi di privilegiati, le cosiddette élite rurali, contemporaneamente ad una rivalutazione del lavoro manuale sui campi, promossa soprattutto dai benedettini.

Dal XIV secolo al XVI secolo, in alcuni Paesi europei, come l'Inghilterra, la Francia e la Germania, esplosero moti di ribellione condotti dagli agricoltori vessati da cattive condizioni economiche e da trascuratezze da parte della classe dirigente. Si ricorda, in particolar modo, la guerra dei contadini tedeschi iniziata sul territorio tedesco dopo la rivoluzione luterana e terminata con una sanguinosa repressione intorno al 1525.

Se il secolo dei lumi vide l'introduzione di alcune riforme attuate da regnanti illuminati che consentirono un certo miglioramento economico, seppur limitato solo ad alcune figure agricole, solo dopo la Rivoluzione francese si conclusero, in Occidente, la pagina di storia della servitù della gleba e la diversificazione dei diritti tra gli abitanti rurali e quelli cittadini.


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Fonte Wikipedia