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“Racconti dal Mare” di Giuseppe Devanna
Raccontare dal mare significa fare un viaggio dal mondo dove,
l’orizzonte, più ci si allontana dalla terra e
più si perde nell’infinito, in altre parole facendo nostra la memoria di
husserliano ricordo, l'orizzonte è una linea immaginaria che si sposta in
continuazione, perciò non la possiamo afferrare, toccare, misurare,
quantificare, raggiungere, non la possiamo sottoporre alla logica categoriale,
possiamo solo immaginarla. L'Immaginazione o Presentificazione, come la chiama
Husserl, è molto importante nel mondo della vita, perchè le nostre esperienze
vissute non possono essere imprigionate dalle dodici categorie Kantiane; le
categorie di Husserl, come la linea dell'orizzonte, cambiano, invece, in
continuazione, sono infinite e l'immagine dell'orizzonte ci fornisce l'idea del
continuo movimento, delle continue trasformazioni o modificazioni, che
caratterizzano il trascendentale, ossia la nostra Psiche, in altre parole, la
nostra Anima.
E proprio questo vuole raccontarci il Nostro autore scavando dalla sua memoria
l’avventurosa vita di suo padre, il compianto Arcangelo Devanna, dalla sua
nascita fino alla sua dipartita da questo mondo, teatro di avvenimenti belli
come la nascita di un nuovo essere vivente, appunto il Padre, nato a Bitonto il
2 aprile 1921 con il carattere del segno
zodiacale ariete; secondo l’astrologia, un soggetto ariete è energico, focoso,
esuberante, impulsivo, dotato di gagliarda e straordinaria carica vitale, che
si traduce a volte in “prepotenza”, tendenza a dominare, individualista e
ambizioso, con il pregio della schiettezza e della sincerità. Una esuberanza
nel senso buono, cioè amante delle cose che vuole ad ogni costo, finchè non le
ottiene. Il Nostro, infatti, dispone in questo senso la sua vita, attraverso i
viaggi che intraprende durante la sua gioventù, sommergibilista della Regia
Marina e le continue tappe compiute in questo iter avventuroso e affascinante,
già prima della seconda guerra mondiale, negli anni di formazione professionale,
con l’arruolamento volontario il giorno 1 ottobre 1938 presso le Scuole C.R.E.M. “ San Bartolomeo di La Spezia” dove frequenta
in qualità di allievo il corso di elettricista, fino al 15 luglio 1939 (Pag.
10), dove gli allievi inparavano la tecnica professionale delle varie
discipline e soprattutto i valori etici e militari che caratterizzavano la
Regia Marina (Pag. 11). Con la prima destinazione operativa a bordo di una
nave, iniziava il “suo piede marino”. Nel linguaggio della marina, significa avere
il piede marino, di persona che, oltre a non soffrire il mare, sa mantenere
l'equilibrio nei disordinati movimenti che una nave subisce in mare mosso;
analogamente, farsi il piede marino, è acquistare tale capacità, soprattutto
con una lunga e continuata navigazione. (Pag.12)
La sua prima destinazione operativa fu la Regia Nave appoggio idrovolanti “Giuseppe
MIRAGLIA” Dal 16 luglio 1939 al 1 settembre 1939. Nave officina, di fatto
era una portaerei e dopo la notte di Taranto, venne inviata nel Mediterraneo. Con Notte di Taranto nella storiografia
italiana si fa riferimento all'attacco aereo avvenuto nella notte tra l'11 ed
il 12 novembre 1940 contro la flotta navale della Regia Marina dislocata nel
porto di Taranto, da parte di aerosiluranti imbarcati della Royal Navy
britannica. L'operazione (con nome in codice Operation Judgement) si risolse
con una netta vittoria da parte della flotta britannica, che al costo di due
aerosiluranti, sferrò un importante colpo materiale e morale alla flotta
italiana e alla reputazione del regime fascista. (Pag. 15) Dopo la guerra venne
utilizzata per il rimpatrio di prigionieri e poi utilizzata come nave caserma e
nave officina, per essere demolita negli anni cinquanta. (Pag. 14). La Regia nave corazzata ANDREA DORIA fu
la sua seconda destinazione dal 2 settembre 1939 al 29 marzo 1941. L’Andrea
Doria pur se attaccata fu fortunatamente risparmiata. (Pag. 16). Dal 30 marzo
1941 al 28 agosto 1941 fu trasferito presso la MARISCUOLASOM POLA Regia Scuola sommergibilisti. I sommergibilisti
sono marinai di eccezionale professionalità, con una grande dose di coraggio,
umanità e voglia di crescere professionalmente. (Pag. 17) Altra destinazione fu
MARISTASOM Trapani Comando Stazione
Sommergibili dal 29 agosto 1941 al 1 ottobre 1941, in attesa di imbarcarsi
su uno dei sommergibili assegnati a quella base. Molto intensa l’attività dei
sommergibili, con risultati non proprio eccellenti. (Pag. 19)) La sua prima
missione da sommergibilista fu sul Regio
Sommergibile Fratelli Bandiera dal 2 ottobre 1941 al 2 novembre 1941. L’attività operativa del sommergibile fu
molto intensa dal 3 ottobre 1941 al 20 ottobre, per essere assegnato in seguito
a Taranto all’annuncio dell’armistizio (Pag. 22) Dal 3 novembre 1941 all’ 1
marzo 1942 fece rientro al MARISTASOM di Trapani, ma sentiva molto la mancanza
della famiglia (Pag.24 Dal 2 marzo 1942 al 30 gennaio 1943 fu trasferito sul Regio Sommergibile Enrico TOTI con 93
uscite operative dal Giugno 1942 al 28
novembre 1943 (pagg. 26-27). Dal 31 gennaio 1943 al 28 febbraio 1943 operò
sul Regio Sommergibile FR111 (F707)
preda bellica ex francese Phoque. Drammatico il racconto dell’affondamento
del sommergibile da parte della Royal Air Force il 28 febbraio, ritrovandosi in
mare per molte ore, assieme ad altro commilitone, cercò di tenere a galla un
compagno ferito, ma lasciandolo al suo destino, perché vinto dal freddo. Fu
soccorso da idrovolanti tedeschi e portato in ospedale ad Augusta dove rimase
diversi giorni, prima di riprendere servizio. Per il sottocapo elettricista
Arcangelo Devanna fu senza dubbio un’esperienza terribile, ma non l’unica,
vissuta durante la guerra. (Pagg 28–29)
Dal 3 maggio 1943 al 12 settembre 1943 fu operativo sul Regio Sommergibile SERPENTE del quale
fu drammatico l’autoaffondamento, per
non consegnare il battello al nemico (Pag.35) Scoraggiato e senza ordini, è a
disposizione dal 13 novembre 1943 al 20 gennaio 1944 presso il MARIDIST Bari Distaccamento Regia Marina. Dal
21 gennaio 1944 al 4 marzo 1944 è presso il MARIDEPO Taranto Deposito Regia Marina dal 5 marzo 1944 al 5
ottobre 1944 al MARISTASOM Taranto
Comando Stazione Sommergibili dal 6 ottobre 1944 al 21 settembre 1945 sul Regio Sommergibile JALEA. Il suo motto
era “Aude et vinces” (osa e
vincerai) (Pag. 40). Dal 16 ottobre 1944 effettuò varie missioni, fino al suo
disarmo a guerra finita (Pag. 45)
Le successive
destinazioni operative furono presso il MARISATOM Taranto Comando Stazione Sommergibili dal 22 settembre
1945 al 8 novembre 1945. Dal 9 novembre 1945 al 20 agosto 1947 Nave corazzata CAIO DUILIO per attività
addestrative e di rappresentanza (Pag. 47) Dal 21 agosto 1947 al 2 gennaio 1948
sulla Nave torpediniera “Giuseppe Cesare
Abba”. Dal 3 gennaio 1948 al 10 febbraio 1948 presso MARIPEDO Taranto Deposito Marina Militare. Quindi, 11
febbraio 1948 al 15 dicembre 1948 sulla Nave
corazzata GIULIO CESARE. Dal 16 dicembre 1948 al 26 febbraio 1949 sull’ Incrociatore EUGENIO DI SAVOIA. Dal 29
febbraio 1949 al 30 novembre 1949 sulla NAVE
cisterna acqua costiera ARNO.
Naturalmente, l’Autore fa una descrizione dettagliata
dell’attività operativa delle navi sopraccitate con la coordinazione dei valorosi equipaggi. (Pagg. 46 – 56) Dal 1 dicembre 1949 al 30
novembre 1952 MARINA BRINDISI Batteria
BRIN Attività, questa, svolta sulla fascia costiera a terra, come le
successive dal 1 ottobre 1952 al 8 marzo 1953 presso la MARISCUOLA di Taranto e la
MARIFEDE Taranto Comando Difesa Militare Marittima dal 9 marzo 1953 al 30
giugno 1953. (Pagg. 57 – 60)
Congedato il 30 giugno 1953 e trasferito all’impiego civile
di Stato, presso il Provveditorato agli Studi di Foggia e Provveditorato agli
Studi di Bari. [E senza enfasi o giri di parole, sono molti gli operatori
scolastici di quegli anni che lo devono ancora ringraziare per ciò che ha fatto
in loro favore]. (Cit. mia). Fino al pensionamento per raggiunti limiti di età nel
1986 (Pag.61)
L’Autore, infine, cita le promozioni e i Riconoscimenti
ricevuti da suo Padre dallo Stato. (Pag. 62)
Un’avventura ed un racconto nato dall’amore filiale del figlio
Giuseppe, anche lui marinaio per
passione, sottufficiale della Marina Militare dal 1973 al 1981.
Titolo | Racconti dal mare
Autore | Giuseppe Devanna
ISBN | 979-12-22777-51-1
© 2024 – Tutti i
diritti riservati all’Autore
Lorenzo 7 Febbraio 2025.