mercoledì 11 aprile 2012
Murgia / 12
sabato, novembre 19, 2011
Raggi
Due ruote
fanno d'arredo
a masseria
al compratore grate
il capo dei braccianti
di giornata
che per ricordo
oppur per ornamento
lì le ha riposte
Quanti ricordi
quante strade fatte
dal giorno che ci fecero
in tre botteghe d'arte
sì
non esagero
dice la più altera
maestro d'ascia
carrettiere
e fabbro
Ricordo questi
a ferrar muli e cavalli
qualche asinello
sempre più paziente
durante il giorno
tra
fuoco fucina e ferri
e nell'attesa
roteavan la coda
oggi invece si fa la fila
a pompa di benzina
E ogni tanto
vestiva le ruote
di traini e calessi
per contratto
un cerchio di fascine
messo in campagna
e il ferro dentro
a dilatar sul fuoco
e prima che il freddo
lo prendesse
un colpo secco
e dentro
il cerchio ai raggi
Dolore immenso
pieno di calore
bruciavo per la fitta
mentre il fabbro
batteva il ferro
sui raggi tutt'intorno
ma ero pronta ormai
per trasportare
sacchi di olive
dalla campagna
a un frantoio amico
Ora sono lì a ricordare
i tempi che
non tornano mai più
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Lorenzo 16.11.06
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categoria:le mie poesie, memoria,
costume, murgia, riproposta
venerdì, novembre 18, 2011
Espressione
Foglia
come mano aperta
zingara
che indovina
il tuo destino
intreccio robusto
delle tue fronde
tra
albero maestro
e linfa vitale
continua la tua vita
in autunno
inoltrato
un frutto maturo
lasciato
a testimone
della tua bellezza
nella selvaggia murgia
nei pressi d'una grotta
..
Esprimi il verbo tuo
osservator zelante
Copyright © mada 1967, Lorenzo 18 nov. 2006
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categoria:le mie poesie, memoria, murgia,
sinergia di poesia, riproposta
giovedì, novembre 17, 2011
Delle Perle
E mi rivolto dal profondo l'Anima
vedere e rivedere mille storie
Perle del Cuore trafitto da passione
un groppo che mi prende per la gola
adesso sono sicuro dei miei passi
finita la salvezza di quel tempo
respiro risurrezione temporale
ho conservato icona in scrivania
Copyright © dodecasillabi e endecasillabi alternati Lorenzo 17.11.11
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categoria:le mie poesie, murgia,
endecasillabi, dodecasillabi
mercoledì, novembre 16, 2011
Nodi
E questa è l'ultima
prima di sognare
immense praterie
spighe dorate
oppure
per essere presente
alla mia terra
un albero d'ulivo
nodoso per natura
S'inerpica
nel cielo
carico
per l'età
e per la gioia
d'offrir
al suo fattore
l'umore suo
Ma il sogno
di quest'uomo
non s'infrange
vedendo
in fondo
al tino
la sua immagine
Copyright © Lorenzo 6.11.06
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categoria:poesia, le mie poesie, murgia,
monti, autunno, riproposta
sabato, ottobre 29, 2011
Proposta / Crocifissa / Quell'Amore
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
da Elegia Pasquale di Andrea Zanzotto
Per Crocifissa un nome di famiglia
un verbo ricorrente che s'invoca
adesso son le tate delle nonne
passano giorni e contano le ore
i tempi che dividono il ritorno
in luoghi dell'oriente non estremo
un tempo invece d'esserci compagne
di giovani istruivano mestiere
d'agricola minestra e tutti i giorni
essenza della piazza del paese
a vendere le braccia ai compratori
di falce o zappa a strappar le messi
nelle contrade prossime alla murgia
verso quei sassi brulli che s'odora
di terra arsa oppur di terremoti
dunque la crocifissa detto il nome
di fatto e di sembianza a dire il vero
attenta serva a provvida signora
curava i figli che la provvidenza
dava alle dame in nobili casati
e poi stirava i panni di bucato
cenere calda sopra un panno bianco
e poi la sera a casa in un sottano
a preparare quel frugale pasto
ai propri figli con il suo consorte
ora s'addice il verso del poeta
di Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
ombra di croci in tempo d'ognissanti
lumi alle icone in tutti i camposanti
Copyright © Lorenzo 29.10.11
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categoria:le mie poesie, memoria, costume,
murgia, endecasillabi, distico elegiaco
venerdì, ottobre 28, 2011
Inchino
Tra terra e fiori
ai piedi ciclamini
il bianco viola
le foglie a cuore verde
nell'humus di cristallo
amore a prima vista
Copyright © Lorenzo 28.10.11
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categoria:le mie poesie, murgia,
autunno, bussokusekika
giovedì, ottobre 27, 2011
Frantoio // Quell'Amore
Una lezione tra l'odor fruttato
s'ascolta nel silenzio tradizione
di civiltà nascosta mai rimossa
di gente allora ricca di valori
un caminetto acceso con gli ulivi
dove la vivandiera preparava
una pignatta colma di legumi
or quando crogiolava biondi ceci
si miscelava ricca colazione
acqua di tali buoni cereali
gustosa con il pane e croce d'olio
fresco era ancora in fiscoli pressati
ma cominciamo il nostro viaggio antico
adesso nel silenzio stanno ferme
le macine di pietra nella vasca
quando nel tempo di raccolta piena
e d'oliarole scure si riempiva
l'attesa fuori fino al far di sera
i traini pieni e carichi di sacchi
erano in fila ad aspettare il turno
di pesa delle olive già raccolte
nella giornata cominciata all'alba
duro lavoro in campi di contrada
intorno il borgo respirava intanto
il mese di dicembre e preparava
l'aria di festa nella prima piazza
basole in pietra pregne della storia
di contadini curvi per fatica
la zappa in spalla ad equilibrare
spina dorsale in illusione vana
vendevano le braccia ai compratori
all'imbrunire in piazza presso porta
colma d'odore di terra e povertà
intanto i lumi accesi sotto gli archi
alzavano devoti una preghiera
dolce patrona di città d'ulivo
Copyright © Lorenzo 20.2.11
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murgia, autunno, endecasillabi
mercoledì, ottobre 26, 2011
MIstero // Poesia // Quell'Amore
Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Alda Merini
Ed è ritorno al tempo dell'autunno
quando fingevo di fuggir lontano
sfiorando i luoghi brulli della murgia
viali battuti dalla conoscenza
un lustro forse più dietro nel tempo
le grotte che mettevano paura
per l'aria di mistero che aleggiava
tanto che rimanevo presso ingresso
con i fanciulli il passo l'impediva
e nell'attesa fermo sulle pietre
sotto le fronde d'albero selvaggio
s'apriva mente ad onde di poesia
scarabocchiate in prestito di fogli
trovati nella sacca di merenda
guardavo intorno la chiesetta antica
una neviera fatta per l'estate
rifugio un tempo a poveri pastori
il fido intanto stava lì paziente
gironzolando in cerchio al gregge unito
attento caporale di giornata
per guadagnarsi il frugale pezzo
del pane conservato in fazzoletto
e poi si ritornava sul viadotto
sotto quei passi c'era un fresco flusso
sorgente a dissetare i contadini
di terra avara ancora d'acqua viva
mistero piano piano si spegneva
Copyright © Poesia riproposta Lorenzo 1.4.11
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categoria:le mie poesie, murgia, endecasillabi
venerdì, ottobre 21, 2011
Asparagi
Asparagi di murgia
epigoni del dopo
a primavera o inverno
liliacee appuntite
grappoli profumati
legnosi rampicanti
distesi sulla pietra
a crogiolarsi al sole
cosa riserva sorte
s'impone una domanda
lessati o frittatine
germogli per sformati
da bianchi fiorellini
gustosi risottini
Copyright © foto mia Lorenzo 21.10.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 07:19 |
categoria:le mie poesie, cucina,
murgia, autunno, settenari, distico elegiaco
mercoledì, ottobre 19, 2011
Ricami
Sono ricami ad angoli nascosti
impressi in punto a giorno nell'ordito
d'attenta tessitrice con le lenti
reticolo di trama in altro inverso
per ritrovar la spunta sulla vista
e dare un senso d'arte alla tovaglia
che madre premurosa già prepara
a figlia adolescente già in ascesa
d'età maggiore e sogni all'orizzonte
in mezzo poi ricama le campane
la luce addosso a lumi ancora accesi
ora che autunno chiude le finestre
cinque farfalle a coronare steli
strette in abbraccio d'opera complessa
Copyright © foto mia Lorenzo 19.10.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 06:46 |
categoria:le mie poesie, murgia, autunno, sonetto
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