sabato 10 marzo 2012
dei Sonetti / 17
sabato, aprile 16, 2011
Ore sei del mattino
catene © di Monica Corda
Così state scorrendo dalla vista
i verbi congeniali sto imprimendo
sui tasti che nel tempo rimarranno
e dirvi grazie in tanta compagnia
ho conosciuto vostre sofferenze
vissute e ricordate nei breviari
di singole porzioni e di frammenti
di vostre imperiture rimembranze
quelle catene stringono caviglie
ancora adesso d'immanente mondo
nulla è cambiato ahìme nulla è cambiato
in queste zolle amare per disprezzo
d'umana dignità e tolleranza
rimane ancora intatta la speranza
Copyright © Lorenzo 16.4.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 06:44 |
categoria:le mie poesie, emozioni, sonetto
mercoledì, aprile 13, 2011
di noi quali eravamo ..
Ci toglieranno anche il nome:
e se vorremo conservarlo,
dovremo trovare in noi la forza di farlo,
di fare sì che dietro al nome,
qualcosa ancora di noi,
di noi quali eravamo, rimanga.
Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976
[Il titolo e i versi in Navy sono di Primo Levi]
e come una farfalla mi posai
coi piedi nudi sciolti da catene
nel campo avvolto da cupo silenzio
era il tempo della liberazione
inizio entrando in quel luogo oscuro
bruco senz'ali fine dei binari
la scritta per un luogo di lavoro
assaporavo vita di sterminio
triste la sorte nel freddo di morte
e dissi alla mia anima sorgente
qui dovremo trovare in noi la forza
per continuare a vivere crescendo
con ali di farfalla in questo mondo
qualcosa ancor di noi .. quali eravamo
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categoria:le mie poesie, sonetto
martedì, aprile 12, 2011
è triste Poh, molto triste !!
e vedo Winnie assiso sull'appiglio
è giunto in fondo al campo devastato
per cui declina il capo e triste tace
un po' malconcio fruga nell'ingegno
le labbra ritirate a depressione
bisogna trarlo in fretta da quell'ansia
e risvegliarlo al compito supremo
che fato ha imposto al caro nostro panda
sai bene Poh t'aspettano gli infanti
il mondo dei balocchi d'una volta
e già depressa Gea per suo conto
cerca di sollevare un po' il morale
noi tutti siamo qui a incoraggiarti
dacci un sorriso un cenno dal tuo viso
Copyright © Lorenzo 12.4.11
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categoria:le mie poesie, sonetto
domenica, aprile 10, 2011
e se dovesse cadere ??
* © ...e se Poh, ci facesse Buhhh...? di Monica Corda
Infatti il piccolino non trattiene
la presa d'atto tanto da cadere
lungo il declivio dei rametti secchi
son carichi di spine da intrecciare
ma Poh* sorride insiste la deriva
sapendo che sul fondo nulla osta
perchè trovando un valido sostegno
rimane indenne e salva il nome imposto
sembra l'esangue pianta addolorata
per perdita di panda che discende
in fondo a lei faceva compagnia
ma porta seco un pezzo del suo legno
gli serve infatti come fine appiglio
nella burrasca l'ultimo naviglio
Copyright © Lorenzo 10.4.11
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categoria:le mie poesie, sonetto
venerdì, aprile 08, 2011
Panda
Per scrivere e sognare qui la foto
d'un orsacchiotto nesso alle parole
sopra un ceppo distrutto da tempesta
d'un mondo conosciuto già rimosso
il mondo dei balocchi quest'è il tempo
di sogni d'oro e simili speranze
e quell'orsetto vinto dagli eventi
è anche favorito ad altri panda
perchè attaccato all'albero dei sogni
non è annegato in fango di tsunami
l'onda frangente alta dieci spanne
quella che uccide e travolge case
facendole viaggiar come barchette
caro orsacchiotto puoi ancor sognare
Copyright © Lorenzo 8.4.1
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categoria:riflessioni, sonetto
giovedì, aprile 07, 2011
Concerto
E' l'anima lo spirito soffiato
da genesi dell'uomo primordiale
conserva negli anfratti delle stanze
il germe del divino ammonimento
il bene il male è suo discernimento
la libertà di scelta tra gli opposti
la linea rossa da varcare o meno
un fuoco addosso ascolto nel concerto
all'alba dei millenni e in quell'avviato
sussiste ancora il senso della fine
cosa rimane all'anima pensante
la vita oltre la morte a discrezione
ora l'orchestra ha in mente tutto chiaro
violini viole ottoni e percussioni
Copyright © foto mia Lorenzo 7.4.11
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categoria:riflessioni, le mie poesie, sonetto
mercoledì, aprile 06, 2011
Scala
Son sei gradini bianchi palloncini
ci giocano i bambini rincorrendo
i sogni dell'ingenua evoluzione
di loro età fanciulla e d'aquiloni
i rombi di velina variopinta
solcanti il cielo limpido e splendente
appesi ai fili sopra i prati in fiore
metti le ali cuore di fanciulla
sali le scale vanno sulla luna
ove riposa passione d'amanti
soffiata all'astro in cantici d'amore
vento perenne soffio della notte
dal primordiale anelito del mondo
agonizzante in atomi di morte
Copyright © Lorenzo 6.4.11
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categoria:le mie poesie, emozioni, sonetto
lunedì, aprile 04, 2011
Maschera
E' trasparente maschera di seta
gli occhi son aperti sul pianeta
esterefatti e carichi d'angoscia
e muove i passi in inconscienza umana
su quelle gote di velluto rosa
son poste in mezzo i punti fatti a giorno
messi ad inganno un po' per zuccherare
la pena che si para a quelle luci
soffuse da minuscoli frammenti
ch'allargano del mondo la visione
gaia si chiama cara nostra terra
è finto il volto affresco d'illusione
meste le zolle effigi di tormento
scopri il tuo volto e placa il mio lamento
Copyright © Lorenzo 4.4.11
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categoria:riflessioni, le mie poesie, sonetto
domenica, aprile 03, 2011
Finestra
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Alda Merini
E' l'ultimo frammento d'un percorso
fatto d'amore in seno di poesia
cinti i miei fianchi per maestra via
contemplo in devozione tutto il corso
di splendida finestra che si schiude
come l'ingresso di murgiano vano
si passa un po' a tentoni ci s'illude
di stringere i poeti nell'invano
entra e vedrai in loco scorgi un mondo
un universo fatto di magia
ti prende e ti costringe in girotondo
entrando scorgerai stella cometa
e l'albero ch'è posto a sentinella
sarà il principio d'una ambita meta
Copyright © Lorenzo 3.4.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 08:22 |
categoria:le mie poesie, murgia, sonetto
sabato, aprile 02, 2011
Strati
Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Alda Merini
Dispongo i versi a strati poi soffiati
in questi giorni di raccoglimento
l'affanno mio non è solo sgomento
con mano aperta scopro tutti i dati
allegra sorte o dolore e morte
per quell'attesa che dissolve l'io
seduto sullo scranno è dura sorte
preghiera porgo a te eterno Dio
pur nei sentieri d'anima in affanno
torno sui passi in giorni di digiuno
solvendo i miei pensieri in disinganno
e cingo le mie dita ed il mio cuore
in un afflato eredità d'ognuno
in queste ore ormai senza dolore
Copyright © Lorenzo 2.4.11
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 14:14 |
categoria:le mie poesie, murgia, sonetto
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