mercoledì 10 luglio 2024

Murge Tarantine

Dune di Campomarino

Le formazioni collinari, di rilievo anche modestissimo, citate nella voce paiono avere come unica caratteristica comune l'essere racchiusi entro i confini della provincia di Taranto. 

Le Murge tarantine sono un complesso collinare della provincia di Taranto in Puglia.

Rappresentano il prosieguo dell'altipiano murgiano. I confini delle Murge tarantine non sono ben definiti, ma approssimativamente comprendono l'area delle gravine a nord-ovest del capoluogo provinciale (Laterza, Ginosa, Castellaneta etc.) che digradano fino all'arco ionico tarantino, l'area della valle d'Itria e della soglia messapica (Martina Franca, Crispiano, Montemesola, Grottaglie etc.) e, a oriente del capoluogo, l'area delle serre (Roccaforzata, Faggiano, San Giorgio Ionico, Carosino, Lizzano, Fragagnano, Avetrana etc.) al confine con la provincia di Lecce.

Nell'ambito delle Murge tarantine è possibile distinguere due macro-aree: la porzione centro-occidentale della provincia (Gravine e Valle d'Itria) si caratterizza per rilievi relativamente elevati e a volte ripidi; la zona centrale e orientale (Soglia messapica e le serre) presenta invece rilievi assai modesti, che difficilmente superano i 150 m s.l.m.

I rilievi più alti si trovano principalmente nel territorio comunale di Martina Franca: il monte Sorresso raggiunge i 524 m s.l.m., ma superano i 400 m s.l.m. anche il monte Trazzonara, il Monte Fellone, su cui sorgono la frazione omonima e quella di Specchia Tarantina.

Nella seconda macro-area, si ergono in maniera a volte improvvisa, seppur con altitudine molto modesta, le cosiddette serre: la Serra di Sant'Elia (145 m s.l.m.), nel comune di Roccaforzata, il Monte Bagnolo (alto 126 m s.l.m.) tra Manduria e Sava, il monte Santa Petronilla tra Lizzano e Sava, il Monte Santa Sofia (alto 123 m) sul quale sorge Fragagnano, il Monte dei Diavoli (117 m) e il Monte della Marina (100 m) tra Manduria ed Avetrana, il Monte Furlano (90 m) e il Monte Specchiuddo (72 m) nel territorio di Maruggio.

Maruggio (Maruggiu in salentino settentrionale) è un comune italiano di 5 228 abitanti della provincia di Taranto in Puglia.

È noto soprattutto per il suo centro storico edificato in gran parte dall'ordine dei cavalieri di Malta (che vegliarono su questa terra dal 1317 al 1819) e per la tipica produzione del vino primitivo. Il comune fa parte dei borghi più belli d'Italia. Il centro abitato si trova in un avvallamento naturale ad un'altitudine media di 26 m s.l.m., circa 40 km a est di Taranto, ai piedi delle Murge tarantine, nel Salento nord-occidentale. Comprende la frazione di Campomarino, che si affaccia sul Mar Ionio per circa 9 km.

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Si fa risalire il convento di Santa Maria delle Grazie al XVI secolo quando il commendatore di Maruggio era Mattia di Capua. Fu costruito dai frati minori osservanti che ebbero l'autorizzazione da papa Clemente VII il 6 aprile 1534, e fu ultimato nel 1575.

La struttura comprende una chiesa e un annesso chiostro. La chiesa fu costruita su un edificio sacro di epoca precedente, di cui si conservano solo resti di antichi affreschi e la forma dell'antico rosone, poi murato). Fin dall'origine era formata da un'unica navata.

In occasione di un successivo ampliamento in profondità dell'edificio, vennero edificate una cappella a destra e una cappella a sinistra, con un altare in stile barocco i cui materiali furono in seguito riutilizzati in altre parti della chiesa (leggio in pietra e sedia in pietra riservata al sacerdote). La cappella a destra ospita un semplice altare con un Crocifisso.

In seguito, in epoca barocca inoltrata, vennero edificate le altre due cappelle sulla sinistra, le quali presentano altari in stile barocco leccese.

Il chiostro si presenta come un quadriportico a 20 arcate divise da pilastrini ottagonali. 28 lunette presentano affreschi seicenteschi, alcuni dei quali riproducono scene delle vite di san Francesco d'Assisi, sant'Antonio da Padova, san Pasquale Baylon e san Bernardino da Siena. Il soffitto è con volte a crociera in carparo locale e tufo biancastro. Al centro del chiostro è presente un pozzo sormontato da colonne che sostengono una statua di Sant'Antonio con il Bambino.

Dal 1779 fu sede di noviziato e dal 1847 anche scuola di sacra eloquenza. Fino al 1866 fu sede di chiericato. Il convento venne soppresso nel 1876. In seguito fu riaperto nel 1891 con una piccola comunità e fino agli inizi del Novecento fu sede di noviziato e scuola di teologia e filosofia. In seguito divenne caserma dei carabinieri, scuola elementare e oggi è sede del municipio.

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Fonte Wikipedia







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