mercoledì 21 dicembre 2011
Selezione 36
giovedì, ottobre 04, 2007
Torneremo alla terra
Dal verso
SE PURE FUMMO VIVI TALVOLTA...
Salvatore Quasimodo
(dalla lirica dove i morti stanno ad occhi aperti)
TORNEREMO ALLA TERRA
Torneremo alla terra
che di carne
ci generò,
frutti palpitanti
al ramo della vita.
Torneremo come naufraghi
dai flutti spinti
a riva.
Torneremo alla noria materna,
ciottoli,
oltre il greto sospinti.
Perduto ogni umano talento,
spogli,indifesi, come bambini
torneremo alla terra
che poco più avanti
rifiorisce gli oleandri.
Verità assoluta
affermazione giusta
nostra esistenza
vissuta nel dolore
Poche le gioie
effimeri frammenti
sorte fulgente
nella notte buia
La vita che si fugge
intorno a noi mortali
e non esiste età
per croci illuminate
Destino barbaro
pugno di molecole
atomi disfatti
nell'amara tomba
Di là dal finito mondo
intanto c'è la vita
rimane il sogno
e avvolge la coscienza
Copyright © versi di Anna e Lorenzo 4.10.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 18:26 |
categoria:sinergia di poesia
martedì, ottobre 02, 2007
Compleanno
Frammento di memoria dolce sorte
dodici lustri ormai vita passata
madre regina già da dieci andata
voleva accarezzar Rosa di corte
Smarrita a Lei per vita oltre la morte
era la pargoletta ancor strappata
e Lei che la cercava mendicata
per ritrovarci in due per buona sorte
Di quella terna dono per famiglia
tante stagioni ormai capelli bianchi
confusi nell'amore che ci avvolge
Sguardo d'amore attira a sè ci piglia
occhi di sogno e d'amar mai stanchi
sotto il suo manto che protegge e svolge
Copyright © Lorenzo 2.10.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 05:29 |
categoria:le mie poesie, emozioni
lunedì, ottobre 01, 2007
Cenere
Dai versi di
Tagore
in ore evase
da ogni realtà
da Petali sulle ceneri
Cara evasione
da impegni della vita
occhi socchiusi
ad incombenze umane
in altre vie di storia
Sembra che viva
per altre conoscenze
ma sempre desto
orecchio par che dorma
a familiari cose
Cenere grigia
riga di fuoco appare
la vita chiama
sorveglia il mio destino
i sogni van rimossi
Copyright © Lorenzo 1.10.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 16:53 |
categoria:le mie poesie, renga, filosofia
domenica, settembre 30, 2007
Ulisse insegna
Archi d'ulivo
carezzati dal vento
volti al tramonto
Mano d'autore
ha modellato i rami
archi in tensione
come Ulisse insegna
Ripete in confidenza
sequela di stagione
prepara la raccolta
a nuova vita
I rami secchi
già andati via
bruciati nei camini
a riscaldar i cuori
E quella mano salda
a ricamare i rami
in giro per la terra
esperto potatore
e lì sono rimasti
gli archi tesi
crescenti nello spasimo
e pronti in divenire
Copyright © Lorenzo 30.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 14:04 |
categoria:le mie poesie, murgia
sabato, settembre 29, 2007
Haiku
Archi d'ulivo
carezzati dal vento
volti al tramonto
Copyright © Lorenzo 29.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 16:36 |
categoria:haiku, le mie poesie, murgia
venerdì, settembre 28, 2007
Foto di parole
Un tempo assai lontano
un Grande uomo
scrisse della mia terra
la foto del reale
Così spiegando
l'anima del borgo
e della gente
tutte le faccende
Racchiusa in un triangolo
dal mare di levante
a Murgia d'occidente
cateto a chiudere
Un discreto frammento
di piana degli ulivi
di drupe generosi
crescente fin sui colli del tramonto
Quello che importa ora
l'anima mia Vi spiego
segnata da bilancia
essa non può pesare
I limiti e i valori
un segno d'equità
mi sforzo d'essere
con grande dignità
Giustizia e verità
mi son compagne
e nel cammino
mi poggio a de' bastoni
I vari sogni poi
spiegati in mille vie
anoressia io non la conosco
ma guai non pareggiar il segno mio
Categoriale e precategoriale
di me così svelati
chiedo perdono se Vi sembra poco
memoria de' miei giorni Vi ho donato
Copyright © Lorenzo 28.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 16:24 |
categoria:le mie poesie, memoria, emozioni, murgia
giovedì, settembre 27, 2007
Ieri sera
La luna piena
sulla città di sera
sembra più bella
lavata dalla pioggia
è notte dei mannari
Copyright © Lorenzo 27.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 16:49 |
categoria:le mie poesie, tanka
mercoledì, settembre 26, 2007
Lettera
Rabindranath Tagore
da
Ricolta votiva
Destandomi all'alba ..
.. chi sa mai s'egli possa leggervi dentro?
La lettera di cui giammai volevo
svelare il segno
la porto dentro il cuore
da sei lustri
Ora le tolgo il velo
mille romanzi
e tanti sogni fatti
hanno ricomposto il mio desio
Prometto d'esser con te
colmo d'affetto
di darti tanta gioia
e tanto amore
Il mare il mare alto
di quel giorno
conserva dolce
il sogno mio svelato
Delfini in capriole
sulle spume
aurea di stelle
e cuori seducenti
Ed io contento nel segreto
gioivo ed aspettavo
grande consolazione
mentre si tornava dove sai
E questo viaggio
s'è rivelato giusto
e verità svelata
è confermata
Copyright © Lorenzo 26.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 16:29 |
categoria:riflessioni, le mie poesie
martedì, settembre 25, 2007
Sguardo del primo giorno
Da
Occhi Oscuri
di Hermann Hesse
nel tuo sguardo scuro da fiaba
E' scritta nel tuo sguardo
la mia storia
incanto di nostalgico dolore
e tu m'amasti .. sempre
e m'ami ancora
sento le tue carezze
languide e materne
intrise di amarezze
Per non aver avuto
il tempo per goderti
mancanza de' tuoi baci
di passione
Nemmeno un soffio durò
l'esserci insieme
così io vivo
la fiaba del tuo sguardo
Onirica presenza
ombra che m'accarezza
nella notte
ti guardo e tu mi guardi
Ed io corro da te
dove tu sai
sento quello sguardo
penetrarmi
Scheggia nel cuore
all'ultimo respiro
calore che s'infrange
nel mio sangue
Copyright © Lorenzo 25.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 17:05 |
categoria:le mie poesie, memoria, emozioni
lunedì, settembre 24, 2007
Autunno
La stella del mattino
s'affaccia sull'autunno
e s'incammina su via
della bilancia
Giunge,
la stagione delle nebbie improvvise,
e srotola dal riccio le castagne,
ai platani imporpora il fogliame.
nei cesti depone i melograni.
Questo è il mio segno
di pace e di equità
è tempo di vendemmia
alle Matine
Giunge,
la stagione dei molti silenzi,
sul fiume
che sa acquetare l'onda,
sul piano
svuotato di covoni,
sui campi
sognanti le primizie.
La terra mia di Murgia
è già in fibrillazione
per vino da gustare a S. Martino
e il fungo cardocello fa capolino
Giunge coi piedi nudi
sulla sabbia
rapita dai castelli,
si adagia
sui nidi delle rondini,
sul chiasso dei cortili.
E' tempo deì ricordi
avanti un po'
dei calici di vino
si ricompone ancora
Il dolore antico
S'accendono le croci
ed i lumini
per far memoria
degi affetti cari
E ancora innanzi
i frutti degli ulivi
di benedette drupe
ora spogliati
l'orto Pasquale
è diventato olio
per rallegrare
il desco familiare
Sacro compagno
per anime in cammino
verso la vita altra
oltre la morte
e un brivido percorre
la fronte del sognatore
al primo fiato di maestrale,
presago di vicine nevi,
del caldo dei camini.
Copyright © versi di Anna e Lorenzo 24.9.07
postato da: 4797orizzonte2 alle ore 16:01 |
categoria:sinergia di poesia
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